Poco prima di Natale don Francesco, figlio di Celso Commissari e fratello di Nicola, Gian Paolo e don Antonio, ha scritto per raccontare le attività della parrocchia di Jesus de Nazaré. Pubblichiamo la sua email e alcune foto.

Carissimi parenti e amici,
colgo l’occasione del Natale per mandarvi qualche notizia… Provo un po’ di vergogna, riconoscendo che vi informo cosí raramente in relazione alla vita della missione. Ma confido che notizie vi giungano attraverso i miei familiari e persone con cui sono piú in contatto…
Siamo reduci da un’esperienza per me nuova, ovvero la celebrazione di un matrimonio comunitario, che ha coinvolto piú di 40 coppie. Chi mi ha aiutato sono i membri della Pastorale Familiare.
E’ frequente incontrare persone che vivono unite solo con il matrimonio civile o conviventi; i motivi sono i piú svariati; quel che normalmente accade è che, al momento di decidere di sposarsi, non hanno molti soldi a disposizione, e rinviano all’infinito la decisione di consacrare il loro amore e la vita coniugale con il Sacramento. Molte volte sono preoccupati di offrire una festa bella e costosa. Capisco questo loro desiderio, ma questo significa mettere il rapporto con Dio in secondo o terzo o … ultimo piano. Poi magari si arrabbiano e si sentono discriminati se gli si dice che non possono accedere ai Sacramenti dell’Eucaristia e della Riconciliazione, o non possono essere padrini e madrine in Battesimi e Cresime o lettori nelle celebrazioni eucaristiche o catechisti… e io faccio la figura del cattivo (e in effetti lo sono!). E’ difficile far intendere loro come occorre coniugare caritá e veritá.
Fatto sta che quest’anno abbiamo camminato con numerose coppie, in particolare a partire dal mese di luglio. Avevano cominciato 60 coppie ma pian piano molte hanno desistito, perché chiedevamo un certo impegno: non volevamo che fosse semplicemente la regolarizzazione di una situazione ma un’esperienza di fede. C’è stato un ritiro iniziale, poi 4 incontri su vari temi legati alla famiglia, un ritiro finale e le confessioni prima della celebrazione del Matrimonio. Per una ventina di coppie abbiamo organizzato anche il matrimonio civile (pure questo comunitario, totalmente gratuito), realizzato il 2 ottobre nel teatro parrocchiale (non perché era una messa in scena…, ma perché era il luogo piú spazioso che abbiamo a disposizione – non considerando la chiesa – per accogliere tante persone). In questo cammino non vi dico quante difficoltá per trovare i documenti di Battesimo degli sposi! Abbiamo dovuto fare i salti mortali! Sarebbe lungo spiegare come sono organizzate – disorganizzate – le segreterie parrocchiali, o come i Battesimi avvengono talora in condizioni di emergenza, senza poi essere registrati… Abbiamo affrontato anche casi di persone del Nord-Est del Brasile che nemmeno sapevano dire dove erano nati! Immaginate se sanno dove sono stati battezzati…
Il 3 dicembre abbiamo celebrato il matrimonio in due turni, alle 10 della mattina e alle 16, rispettivamente con 14 e 27 coppie. Ogni coppia poteva invitare 10 persone al massimo, perché la chiesa é grande ma non… infinita. La celebrazione della mattina è stata piú tranquilla ed è durata un’ora e mezzo, quella del pomeriggio circa 2 ore, con piú confusione a motivo di un numero maggiore di invitati. Non ero da solo per la celebrazione! Dopo la parte della liturgia della Parola, abbiamo celebrato il rito dividendo le coppie in tre gruppi: le coppie si presentavano davanti a me o a don Sante o al Diacono Vicente.
Alla fine ho tirato un sospiro di sollievo… ma ero molto contento vedendo la felicitá stampata nei volti di tanti. Tutto questo é stato possibile grazie alla collaborazione di numerose persone. Quando abbiamo fatto la verifica, abbiamo deciso che il prossimo anno non ci sará un altro matrimonio comunitario, non perché eravamo stanchi di questo appena celebrato, ma perché ci rendiamo conto che queste coppie vanno accompagnate e aiutate a inserirsi piú profondamente nell’esperienza di fede, impegnandosi anche nei diversi ambiti della pastorale. Ci sono situazioni molto diverse tra loro: coppie giá anziane (la persona piú anziana è un signore di 84 anni), un protestante, un ateo, famiglie povere o senza nessun tipo di cultura, persone che non hanno ricevuto Prima Comunione o Cresima… Quindi il prossimo anno ci impegneremo ad accompagnare queste famiglie, per aiutarle a vivere meglio l’incontro con Gesú. Non vorremmo che succedesse come accade con la maggior parte di ragazzi, giovani e adulti: ricevuti i Sacramenti della Prima Comunione, Cresima e Matrimonio… ciao a tutti!! Occorre poter evangelizzare gli adulti e le famiglie, cioè offrire l’incontro con Gesú che salva, come ci sta chiedendo insistentemente la Chiesa attraverso la voce del Papa e dei Vescovi.

In questi giorni che precedono il Natale stiamo affrontando una situazione problematica, relativa a un conflitto tra i Municipi di Santo André e São Bernardo, giá in atto da vari anni: il primo è riuscito a far chiudere una strada che passa attraverso il bosco e che permetteva ad abitanti di São Bernardo di arrivare alla nostra cittá in tempi rapidi (per scuola, lavoro, ospedale…). Questa strada appartiene a Santo André solo nella parte centrale, e questo Municipio ne ha ottenuto la chiusura per apparenti motivi ecologici (quel bosco è diventato parco naturale protetto), ma dietro ci sono interessi non meglio identificati. La popolazione si trova ora in grande difficoltá e noi stiamo tentando di trovare soluzioni, dialogando con le due amministrazioni comunali. Anche questa è per me un’esperienza nuova, faticosa ma interessante: è un condividere problemi molto concreti con queste persone, stando al loro fianco e cercando di aiutarli in modo che ottengano i loro diritti.
Da un paio di mesi sono iniziati i lavori per la costruzione della nuova casa parrocchiale: è una necessitá, visto che attualmente abitiamo nella costruzione pensata per le opere parrocchiali, sfruttando alcune sale che dovrebbero essere usate per la catechesi.
Il costo finale dell’opera non sará piccolo. Mi impressiona il modo in cui i nostri parrocchiani collaborano per raccogliere fondi per questa finalitá, organizzando varie attivitá: pur non essendo persone ricche, vogliono offrire il loro contributo, anche come gesto di gratitudine per tutto il bene che hanno ricevuto da don Sante (presente in Brasile dal 1980 e che non ha mai abitato in una casa decente…) e dagli altri sacerdoti che sono passati in questa Parrocchia. In questa costruzione troverá spazio anche la segreteria parrocchiale, attualmente ospitata in un locale piccolo e di difficile accesso per persone anziane o disabili.
Tra circa un mese avremo la gioia di accogliere don Gabriele Tondini (il suo arrivo è previsto per il 17 gennaio), che viene ad arricchire con la sua presenza la nostra equipe missionaria. La sua presenza sará molto importante per dare nuovo impulso alle attivitá parrocchiali!
Questo è link del sito della nostra parrocchia (casomai qualcuno abbia voglia di esercitarsi con il portoghese…): http://www.pjnazare.com/

Carissimi tutti, affido voi e le vostre famiglie all’Amore del Signore, che Si è reso presente nel Mistero dell’Incarnazione!
Vi lascio con una frase di Sant’Agostino, inviatami recentemente da un amico in occasione del Natale:
“Noi che siamo piccoli, vogliamo diventare grandi…grandi…
Il Signore che è grande si è fatto piccolo…piccolo…
Per questo non gli abbiamo creduto…
Torna Signore…in mezzo a noi!
Torna, perché la prima volta non ti abbiamo capito!”

Il Signore ci conceda lo stupore di fronte a questo Mistero sempre nuovo!
Un caro saluto e un abbraccio a tutti!
Don Francesco
p.s.: qui siamo oltre i 30 gradi… è difficile entrare nello spirito del Natale senza il freddo!

Parrocchia di Santo Spirito - via Pisacane, 39 - 40026 Imola (Bo) - tel. 0542-20415 - fax 0542-22590 - c.f. 90003390375

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